Storia di una veneta musulmana

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Una storia vera di una donna italiana che, attraverso un percorso complesso di esperienze religiose ed umane, incontri e riflessioni, giunge ad intravedere la verità dell'islam ed entra a far parte della Umma, il popolo di coloro che in Dio si abbandonano, portando in dote il suo bagaglio culturale e spirituale. Una tappa nel suo cammino per realizzare un incontro fecondo tra le ricchezze autentiche dell'Occidente e l'anima profonda della religione musulmana che è "una guida e una misericordia per coloro che credono" (Corano XII, 111).

 

Introduzione
Nel nome di Dio, il Compassionevole, il
Misericordioso
E' uno di quei giorni in cui rivedi tutta la tua vita... (Ornella Vanoni, Domani è un altro giorno). Ci sono giorni, e sono ancora più rari, in cui ti è dato di vedere tra le trame sfilacciate della tua storia un filo che le collega, le raduna, dà loro un senso "un filo rosso" diceva Bloch... un filo di luce vedo io, il Filo dell'Altissimo intrecciato a quello dei volti, del
lugs utele presen d flto vicno, utio e chiaro,
"tutto è apposto", tutto è inondato di senso.
Questa storia è stata scritta in uno di questi momenti, come gratitudine ai doni dell'Altissimo e desiderio di confortare, con il racconto dell'esperienza di una vita, coloro che si sentono nel buio, oppressi, senza vedere possibilità di uscita. Tenete duro, il Misericordioso e la, tra le pieghe del vostro cuore e della vostra storia, non dite basta, come il soldatino del Deserto dei Tartari di Buzzati, aspetta-te, fino a dove non c'è più nessuno... continuate a vivere, la Gloria ci sarà e voi la vedrete, alla battaglia finale si gioca soli... contro se stessi.
Questa storia è anche un dono per la comunità dei musulmani di cui faccio parte, essa serve da introduzione a quel mondo culturale che talvolta sembra loro estraneo e lontano da Dio, perché possano riconoscere che Dio è il più grande, Allahu Akbar, e le sue strade a volte prendono delle direzioni inconsuete e ritrovarsi in quella comunione in Adamo ed Eva, nell'umanità, che è la base di tutte le altre comunioni e garanzia contro le chiusure familiari, culturali, razziali e anche religiose.
Questa storia è anche testimonianza della parte
perde tente battaglie tan crocisi, ma vede se
stesso come via verso Dio e servizio all'uomo, solidarietà con i più poveri.
Questa storia è però anche annuncio della verità della rivelazione di Dio al Profeta Muhammad, pace e benedizione su di lui, della verità del Corano come libro rivelato che, pur confermandole, si pone a Discrimine (Al Furkan) delle rivelazioni precedenti e delle loro evoluzioni storiche.
Questa storia è anche uno spaccato dei sentimenti e delle realtà che animavano l'Italia negli anni set-tanta, del fiorire di esperienze comunitarie da ogni parte, desiderio di una vita più giusta e solidale, di un Tempo benedetto, in cui ragazzi e ragazze, non si perdevano tra cerette e veline, ma avevano il
Grande Sogno di cambiare il mondo.
Questa storia è anche testimonianza dell'amore che ha l'autrice per l'Italia, che ha percorso tante volte, entrando nelle case di tanti italiani... Italia tutta intera, da Nord a Sud, senza fratture, ogni frammento con i suoi doni. Il Nord, la testa, che con la sua razionalità, con l'integrità e l'operosità ha generato uno sviluppo che ha reso più decente il vivere delle genti, il centro, il cuore, luogo della bellezza profonda, che sempre ha ispirato artisti e cercatori di Dio. Poi il Sud, luogo dove si genera la vita, che ci richiama al primato dell'uomo con il calore della sua umanità che non si lascia ridurre a regole e ad orari, perché l'uomo è sempre di più della regola…
bla cita stare vivere con ostana del posere
umano ha più cose in comune di quante ne ha di particolari... E nell'amore (o almeno in un atteggiamento di apertura) esse si possono cogliere, e la diversità diventa arricchimento.
Questa storia non è scritta da una professionista, è il racconto, per quanto possibile sincero di una vita. Non è stato facile il raccontare e rileggendo mi rendo conto che esso è pieno di reminiscenze letterarie e teologiche. Anche queste però fanno parte di me, della mia storia.
Il titolo è nato casualmente, vedendo alla televisione una manifestazione di padani che scandivano lo slogan: «Siamo cristiani e mai musulmani...».
Mai dire mai, sorelle e fratelli veneti. Dio e più grande dei vostri schemi e lo è anche la persona umana...
Scusandomi con i veri scrittori, voglio invitare tutti, donne e uomini a cercare, cercare con forza di bucare quel velo che ricopre la presenza di Dio nella nostra cultura, non era così per tanti popoli passati, popoli che abbiamo inghiottito, che non hanno potuto difendersi davanti alla nostra avan-zata, a loro va il nostro ricordo, e l'omaggio alla loro saggezza... forse è proprio come dice Heidegger... l'essere è fuggito dalle cose, la cosificazione del mondo, l'oggettivazione che ne ha fatto la tecnica ha distrutto qualcosa che prima c'era, era eviden-te... La ricerca però ha ancora dei luoghi e del Libri possibili, e ha delle regole, le regole della serieta e una domanda uguale per tutti: l'essere per la morte, mentre ci sentiamo fatti per la vita, per la bellezza, per l'amore e una sola risposta possibile: Dio.