Rivoluzione islamica e i rapporti di classe
di Alessandro Mantovani
Afghanistan – Iran – Iraq
Questo saggio colma una lacuna piuttosto grave nello studio della realtà di tre paesi segnati, tra il XX secolo e l’inizio del XXI, da conflitti e movimenti sociali di forte intensità. Basandosi essenzialmente su fatti e documenti e su una lettura non omologabile a schemi corrivi, esso riporta anche in scena quella sorta di “convitato di pietra” rappresentato dalla classe operaia e dai suoi partiti, tradizionali e no, in Iran e Iraq soprattutto: riaffiora così una sezione importante di società che un certo pregiudizio occidentale e una conseguente approssimazione giornalistica hanno relegato in modo del tutto virtuale ai margini dei processi politici, soltanto perché queste forze non rientravano negli schemi della facile notizia, tutta consegnata alle insorgenze islamiche. L’analisi e le tesi dell’autore si possono non condividere, in tutto o in parte, ma aprono un vasto campo di discussione, fornendo strumenti di conoscenza e riflessione sulla condizione di paesi in cui “i tavolini si sono già messi a ballare”.
Indice:
Premessa (Corrado Basile) – 1. Marxismo occidentale e islamismo – 2. Per una corretta valutazione dei movimenti sociali nei paesi non occidentali – 3. Elementi storici ed economici della situazione afghana – 4. Il caso dell’Iran – 5. Iraq: caos o rivoluzione? – 6. Il mondo islamico verso la rivoluzione “popolare” – Appendice I. La costituzione iraniana – Appendice II. Sulla storia del movimento comunista in Iran e Iraq dalle origini ad oggi – Postfazione. Rivoluzione, Islam e globalizzazione
244 pagine