IL SAHIH (BUKHARI) I LIBRI DELLA PURIFICAZIONE
IL SAHIH (BUKHARI) I LIBRI DELLA PURIFICAZIONE
In questo nuovo volume la traduzione integrale commentata (con testo a fronte) dei seguenti quattro ‘Libri’ del Sahîh, quelli che riportano gli hadith profetici riguardanti i vari aspetti della purificazione rituale: il ‘Libro quarto’ sull’abluzione minore (il wudû’), il ‘Libro quinto’ sull’abluzione maggiore (in arabo gusl), il ‘Libro sesto’ sulle mestruazioni (hayd), e il ‘Libro settimo’ sul tayammum, e cioè sul fatto di utilizzare, secondo l’espressione coranica, della «polvere buona» per purificarsi, in assenza d’acqua e in altre situazioni particolari. Ora, il Sahîh nell’Islam viene definito ‘il più giusto dei libri dopo il Corano’
Prefazione
Il presente volume contiene la traduzione commentata di quattro dei novantasette
"Libri' di cui è costituito il Sahih di Al-Bukhârî, la più importante raccolta di hadith (e cioè "detti e fatti') relativi al Profeta Muhammad (su di lui la preghiera e la pace divine). Si tratta dei 'Libri' che vanno dal quarto al settimo, nei quali si affronta il tema della purificazione: abbiamo dunque il Libro quarto (Dell'abluzione minore), il Libro quinto (Dell'abluzione maggiore), il Libro sesto (Delle mestruazioni) e il Libro settimo (Del tayammum, o 'abluzione pulverale'). Tornando ai primi tre 'Li-bri' del Sahih, contenuti nel primo volume da noi pubblicato (Il Sahih, ovvero La giustissima sintesi'. I Libri introduttivi, Aprile 2008), si può dire che la logica successione dei Libri iniziali dell'opera di Al-Bukhri sia la seguente: il Libro primo (Dell'inizio dell'ispirazione) tratta dell'origine della forma tradizionale islamica, con l'ispirazione divina discesa sul Profeta Muhammad (su di lui la preghiera e la pace divine); dopo la determinazione di questo primo momento (di cui vengono sottolineati da un lato l'importanza provvidenziale come ultimo appello divino agli uomini sulla linea di ogni precedente chiamata divina, e dall'altro l'aspetto metafisico ed interiore), il Libro secondo (Della fede) riguarda la 'fede' intesa soprattutto nel senso di una necessaria espressione operativa' di tale incipit; il Libro terzo (Della conoscenza) considera la Conoscenza sacra come "il perno attorno al quale gira ogni cosa", condizione e ragion d'essere dell'intero edificio tradizionale isla-mico. Di tale edificio tradizionale le fondamenta sono costituite dai riti', e in special modo dalla 'preghiera' (salât) quale momento principale di conformità all'Ordine superiore e affermazione del legame con Dio, preghiera alla quale saranno dedicati i 'Libri' del Sahîh che vanno dall'ottavo al ventitreesimo. Tuttavia, prima di affrontare l'argomento della salât Al-Bukhâri deve rendere conto della condizione necessaria per quest'ultima, e cioè la purificazione rituale, ai vari aspetti della quale sono quindi dedicati i Libri del Sahîh che sono appunto contenuti nel presente volume. Esso pare particolarmente utile da diversi punti di vista, a cominciare da quello che considera l'importanza di un'esatta traduzione degli hadith raccolti in questo testo fondamentale, e di un minimo di spiegazione che li accompa-gni, visto che l'unica traduzione finora presente in Italia è spesso scorretta, oltre a presentare il doppio inconveniente di essere incompleta (dato che si presenta solo una scelta molto limitata, e comunque arbitraria, degli hadith) e di essere assolutamente inconsistente per quanto concerne la dottrina e la comprensione profonda delle ragioni spirituali delle indicazioni profetiche che emergono dagli hadith. In altre parole, il testo di Al-Bukhâri viene qui completamente rispettato, gli viene permesso per così dire di dispiegare anche in lingua italiana tutta la sua forza, la sua capacità di illuminare a fondo la realtà profetica, e dunque, di conseguenza, il significato dei riti dei quali il comportamento dell'Inviato di Dio costituisce il modello originario ed esemplare, qui in particolare per quanto riguarda la purificazio-ne. Così il lettore onesto vedrà letteralmente sbriciolarsi davanti ai suoi occhi il pregiudizio che vede nell'Islam una Religione basata su di un "ritualismo' formalistico vuoto e ripetitivo, mentre il musulmano praticante di lingua italiana avrà a sua disposizione uno strumento formidabile per vedere e plasmare la propria attività rituale nello specchio santo dell'esempio profetico.