Il profeta Muhammad nella Bibbia
Il Profeta d'Arabia, secondo la descrizione della Bibbia
"Oracolo sull'Arabia" (Isaia XXI, 13).
Il periodo attuale, povero di studi classici e che si accompagna a una crescente scarsità nella nostra conoscenza delle lingue antiche, ha menomato la capacità moderna di apprezzare questo tipo di sforzi, verso cui io - invece - mi oriento. Le pagine che seguono sono il prodotto di una serie fra i migliori articoli usciti dalla penna del Reverendo Prof. Abdulahad Dawud, ma dubito che in molti - anche fra le gerarchie della Chiesa cristiana - riescano a seguire l'erudita esposizione del colto professore. Tanto più in quanto egli cerca di accompagnare i lettori attraverso un labirinto di lingue morte e abbandonate da migliaia di anni! Cosa dire dell'aramaico, considerando che solo pochissimi - perfino tra gli uomini di Chiesa - sono in grado di comprendere la Vulgata e la versione originale, in greco, del Nuovo Te-stamento? In special modo se si tiene conto che i nostri studi si basano semplicemente sull' etimologia greca e latina! Qualunque sia il valore di tali dissertazioni agli occhi del nemico, noi - oggi - siamo del tutto incapaci di apprezzarle nel loro grado d'erudizione; l'ambi-guità oracolare connessa alle sentenze profetiche cui alludo le rende abbastanza flessibili da poter accogliere ogni tipo d'interpretazione.
Il "minore" nella profezia di S. Giovanni Battista potrebbe non essere il figlio di Maria, sebbene fosse guardato con tanto disprezzo dalla sua stessa tribù. Il santo carpentiere aveva umili origini. Fu umiliato, deriso e screditato da Scribi e Farisei, per farlo apparire
"piccolo" agli occhi della gente. L'eccesso di zelo mostrato dai suoi