La guida alimentare nell’Islàm – Sunna e alimentazione

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Disse il Profeta Muhammad: "L'uomo non riempie un recipiente peggiore che il suo stomaco: pochi bocconi sarebbero sufficienti, ma se proprio vuole mangiare di più, allora riempia il suo stomaco con un terzo di cibo, un terzo di bevanda e lasci un terzo per l'aria"

Cosa mangiare, come mangiare, quanto mangiare?

Elif Didem Örs dietista e nutrizionista musulmana risponde a queste importanti domande offrendoci un testo rigoroso e sintetico, fondamentale per chi voglia che anche il suo nutrirsi sia adorazione dell'Unico e obbedienza al Suo Inviato.

Elif Didem Örs è nata a Milano nel 1991 da genitori turchi, consegue la laurea triennale presso la Facoltà di Dietistica nell'Università degli Studi di Milano e quella magistrale in Nutrizione e Dietetica presso l'Università

Hacettepe ad Ankara.

Al momento è ricercatrice all' Necmettin Erbakan Üniversitesi a Konya

 

1. INTRODUZIONE

Desidero iniziare questa guida alimentare citando il Profeta Muhammad (Allah lo benedica e gli dia la pace, I): "Due sono le grazie sottovalutate da molte persone: la salute e il tempo libero" (Sahih A1-Bukhari, 6412).

E Islam è una religione che coinvolge l'individuo in tutti gli aspetti della vita.

Alcuni di questi sono la spiritualità, la morale, le relazioni, la finanza, la fede, l'e-ducazione, la sessualità, l'igiene personale, le feste, i lutti, la comunità e la dieta.

Oggigiorno le persone di fede musulmana che seguono la Sunnah, cioè l'insieme degli usi, costumi, stile di vita del Profeta, prestano molta attenzione a vari aspetti della loro vita quotidiana, forse tralasciandone altri altrettanto importanti

Infatti, quanti di loro seguono la Sunnah anche dal punto di vista alimentare?

Ouanti mangiano seguendo i consigli nutrizionali del Profeta?

Nei capitoli che seguiranno questa breve introduzione, ogni argomento che verrà trattato conterrà la nozione islamica, quella attuale scientifica e alcuni consigli per mettere in pratica uno stile di vita e un comportamento migliore. I versetti presi dal Corano verranno riportati in grassetto, gli Hadith (detti o fatti del Profeta) in grassetto corsivo, mentre le citazioni prese da libri o articoli scientifici in corsivo semplice

Infine, in alcuni capitoli, troverete delle curiosità e dei riferimenti storici appartenenti alle mie origini turche.

2. CENNI STORICI

Nel corso della storia, il "mondo musulmano" è stato per molto tempo il pioniere in materia di medicina e salute. Perché oggi non lo siamo piú? Quali aspetti sono cambiati nel corso del tempo? Ci siamo allontanati dalla Sunnah per rincorrere uno stile di vita "occidentale", perché forse quest'ultimo ci sembrava più moderno e attraente. Tuttavia, numerosi studi occidentali stanno riportando alla luce quello che il Profeta * ci ha insegnato più di 1400 anni fa.

L'alimentazione è alla base della salute fisica. Ce lo illustra un breve aneddoto accaduto durante il periodo del Profeta (571-632). A1-Muqawqis (o Kyros), che amministrava l'Egitto per conto dell'Impero Bizantino cristiano, ricevette una 

lettera d'invito all'Islam dal Profota (lettera conservata al Palazzo Topkap1ad Istanbul) e la visita del Sahabi (Compagno del Profota, Sahaba al plurale) Hats

IbA Abi Balta'al. Al Muqawqis decise di non convertirsi, nonostante aves. risposto alla lettera del Messaggero di Allah che sapeva che si sarebbe manie stato un ultimo profeta. In compenso, mandò numerosi doni al Messaggero di Allah, che risiedeva a Medina, tra cui due schiave che erano sorelle. Una del sorelle è la nota Maria al-Qibtiyya, che si converti all'Islam già prima di arri. vare a Medina e che poi fu concubina del Profeta, con cui ebbe il figlio Ibrahim

(630-632). A1-Muqawqis inviò un medico e alcuni doni materiali come vestiti, profumi e oro. Il Profeta # disse al medico: "Torna pure dalla tua gente. Noi siamo un popolo che non mangia finché non sente la fame e che, quando mangia, non si sazia"'. Con questo il Profeta # non volle sminuire l'importante ruolo della medicina, egli stesso si fece visitare dai medici nella sua ultima malattia. Tuttavia, i musulmani grazie allo stile di vita e al loro regime alimentare non avevano bisogno di rivolgersi frequentemente ai medici.

Il concetto di salute viene riassunto dal medico, filosofo, matematico e fisico persiano Ibn Sina (Avicenna) (980-1037) con le seguenti parole: "Riassumo la conoscenza medica in due righe. Mangia poco quando mangi. Dopo aver mangiato non mangiare nulla per 4-5 ore. La guarigione è nella digestione. Quindi mangia solo la quantità di cibo che puoi digerire. Mangiare del cibo dopo altro cibo stanca sia la nafs (anima) sia lo stomaco". Famoso è anche il principio espresso Haris B. Kelede, un famoso medico che visse nello stesso periodo sto-rico, che disse: "Lo stomaco è l'origine della malattia e la dieta (intesa come regime alimentare) è a capo della cura

Le Tavole Modeste dell'Islam Vs Le Tavole Sontuose d'Europa

Gli ambasciatori ottomani riportano nei loro testi le differenze osservate fra la cultura europea e gli usi ottomani: "In Europa mangiare è un'attività sociale. accompagnata dalla musica e dove partecipano le donne. Invece gli Ottomall mangiavano a casa con poche persone: i famigliari, gli amici e gli ospiti I consumo del pasto durava poco, non aveva un aspetto cerimoniale e non a veniva con lunghe chiacchierate, cosa opposta rispetto a ciò che accadeva.!.

renna com lunghe chichicrae соба оторожа ти растыке ия рани с в ротно

no offerte su vassoi o su tavoli bassi e I unico vada utilizzata era il cucchiaio 

(ad esempio nel telefilm Dirilis: ErtugruF il momento del pasto viene rappre. sentato in modo corretto).

"Gli Ottomani mangiavano insieme, in luoghi comuni e le mani venivano lavate prima e dopo aver mangiato. Durante i pasti mentre per gli Ottomani regnava il silenzio, perché era considerato un momento privato ed intimo, per gli Europei invece si trattava di un'occasione conviviale di divertimento e festa.

In Europa venivano decorate stanze speciali, illuminati da grandi candelabri e decorate da quadri. Nei saloni si riponevano grandi tavoli adibiti solo ed esclusivamente al cibo e l'atto del mangiare era un 'attività che durava lunghe ore."

Gli studi scientifici attuali in campo nutrizionale ed alimentare consigliano la Mindful Eating. Questa pratica si può riassumere nel preferire un posto tranquillo per consumare i pasti e nel rimanere concentrati esclusivamente su ciò che si ha nel piatto, in modo da essere consapevoli di ciò che si sta mangiando e da prestarvi un maggior livello di attenzione. La Mindful Eating inoltre, consiglia di non svolgere nel mentre altre attività, come conversazioni, guardare la TV o usare il cellulare e di evitare di stare seduti a lungo a tavola.*

Cinque consigli utili per attuare la Mindful Eating

1. Rifletti. La prima domanda che ti devi porre è: ho veramente fame? Sto mangiando perché sono triste, stressato o annoiato? Queste emozioni intense possono scatenare segnali simili a quelli dell'appetito. Chiediti quante ore sono passate dall'ultimo pasto, se sono passate più di 4-5 ore allora è normale che 

un abbia fame. Se ti rendi conto cha postieria mente a prova a dista, tI abando un'amica/o, facendo una passensata i leggendo un libro. Non chianearti che il cibo non andrà mat a miempire il vuoto, l'ansia o la tosa, che provi.

2. Siediti Il pasto non deve essere consumato al volo in piedi. Deve esserem

2.omento di consapevolezza: metti il cibo nel tuo piatto, siediti a tavola com.

Stica lentamente. Lo sapevi che il cervello impiega circa 15/20 minuti prima.

riconoscere la sazietà?

  1. Assapora. Concentrati e mangia con calma. Si introduca questo step len. lamente, magari iniziando da un pasto o dalla merenda. Devi cercare di coli. volzere i cinque sensi, prestando attenzione ai colori, agli odori, alla vista. al sapore e al suono.
  2. Silenzio. Mangia in tranquillità ed evita di fare lunghe conversazioni. Bisa-gna evitare ogni tipo di distrazione come la televisione, il cellulare, il computer e la musica. Mangiare con queste distrazioni porta a consumare una maggiore quantità di cibo e quindi di calorie. Inizia ad attuare questo step con un pasto al giorno e all'inizio noterai la difficoltà nel restare concentrato solo sul cibo.
  3. Gratitudine. Prima e subito dopo il pasto, bisogna prendersi un momento per riconoscere il lavoro che è stato necessario per fornire e preparare quello che mangiamo. Nella Sunnah abbiamo diverse espressioni che andrebbero recitate prima e dopo il pasto (o la bevanda).

 

3. A TAVOLA

Prima di addentrarci sul tema dell'alimentazione, vorrei soffermarmi sul luogo cui il Messaggero di Allah # consumava il suo pasto. Il Profeta * era un essere umano, ma era ed è il migliore degli esseri umani mai esistiti e che mai esisteranno. Noi in quanto musulmani dobbiamo trarre esempio dalla sua vita, infatti, come viene espresso nel Corano: "Avete nel Messaggero di Allah un bell'esempio per voi" s

Se si studia la vita del Messaggero di Allah si osserva che, eccetto la febbre, non ebbe nessuna malattia.

Nonostante alcuni aspetti della sua vita fossero il frutto del tempo in cui viveva, ciò non esclude che possiamo trarre beneficio e insegnamenti dal suo modo di vivere e di alimentarsi. Tutte le sue abitudini, infatti, non erano mai prive di senso e di significati su più livelli.

Anas Ibn Malik (612-709), uno dei più importanti Sahabi, che visse col Profeta per dieci anni, disse: "Non ho mai visto il Profeta mangiare su un khiuan (tavolo basso)". A questa affermazione gli chiesero: "Allora dove mangiava il Profeta?" e Anas rispose: "Sul sofra (una pezza di stoffa posata a terra) **

I sapienti spiegano che ciò non significa che sia proibito ai musulmani mangiare sui tavoli. Il simbolismo spirituale dietro questo suo modo di mangiare erano l'ascetismo e l'umiltà. Infatti, disporre di un Khiuan era segno di lusso, perché impediva alle persone di inchinare la schiena per arrivare il cibo. Noi possiamo cercare di estrapolare alcuni benefici alimentari.

Mangiare utilizzando il sofra (tovaglia) per terra o su un tavolino basso è tipico anche delle culture orientali. Quando ci si siede per terra, si incrociano le gambe o come faceva il Messaggero di Allah * si mette una gamba sotto e l'altra piegata verso il petto. Sedersi in questo modo porta a mangiare una minore quantità di cibo. Per capire il motivo abbiamo bisogno di una piccola premessa di anatomia. Lo stomaco è come un sacco elastico che può dilatarsi o Testingersi/comprimersi. Nel momento in cui ci si siede per terra, a causa della posizione si riduce fisicamente lo spazio disponibile e quindi ci si sazia prima.