Le indicazioni dei benefici e gli irraggiamenti delle luci (Dala'ilu l-khayrat)
Scritti secondo la tradizione per ispirazione di una fanciulla (come viene spiegato nella Prefazione), i Dalâ’il ebbero (e tuttora hanno) una diffusione notevole in tutto il mondo islamico, e vengono considerati un veicolo della baraka (la ‘benedizione’, o più precisamente l’‘influenza spirituale’). Il testo è suddiviso in ‘litanie’ (ahzâb) da recitare una per ogni giorno della settimana (due per il Lunedì), e accompagna il lettore ad intendere il senso della ‘Preghiera sul Profeta’ (in arabo as-salât ‘alâ n-nabî) e a trarne vantaggio spirituale, ciò che è vero specialmente se si mette in atto la ‘recitazione rituale’ dei Dalâ’il. Si consideri che lasalât ‘alâ n-nabî è per il musulmano un obbligo di istituzione divina, in ragione del versetto coranico in cui è detto «Invero Allah e i Suoi Angeli pregano sul Profeta: oh voi che avete fede, pregate su di lui, e rivolgetegli il saluto di Pace» (XXXIII, 56): il valore di questa prima traduzione italiana dell’opera di Al-Giazûlî è dunque legato non solo all’intrinseca importanza dei Dalâ’il, ma anche al fatto che per la prima volta viene considerato con attenzione (anche a livello teorico, nell’‘edizione commentata’) il rito della ‘Preghiera sul Profeta’, rito mai studiato dagli orientalisti e a volte obliato dai Musulmani stessi, specialmente da quelli maggiormente condizionati dal ‘modernismo’.
Al-Giazûlî, Muhammad ben Sulaymân
(edizione commentata) pagg. XVIII + 360