Il tempo del beduino

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Un bruciante atto d’accusa contro la democrazia politica, questo testo mostra che il terrore è l’inevitabile essenza del sistema democratico al quale tutte le nazioni sono ora costrette a conformarsi.

Analizzando la rivoluzione francese, Ian Dallas svela una rottura con la storia. Con il suo massacro genocida fu l’evento fecondatore della democrazia moderna.

Mentre l’aristocrazia degradata veniva necessariamente spazzata via e il governo personale veniva dichiarato antico, una nuova élite illegittima, basata sulla pura acquisizione della ricchezza, emergeva per proclamarsi, nella sua fase finale, Padroni dell’Universo. Ora, con la disgrazia e l’inevitabile caduta di quella élite finanziaria e del suo sistema di acquisizione della ricchezza, emergerà necessariamente una nuova aristocrazia, predice Dallas, con riferimento alla teoria ciclica della storia di Ibn Khaldun.

La nuova aristocrazia deriverà da quelli che Ibn Khaldun chiama i beduini: non gli arabi del deserto, ma i popoli non legati a un ordine sociale stabile. Incarneranno quelle qualità su cui si sono sempre basate tutte le legittime aristocrazie: nobiltà, preoccupazione per gli altri e religione divinamente rivelata.